Montespertoli si trova ad appena 20 km da Firenze ed a 30 km da San Gimignano. Da una parte abbiamo la valle che conduce al fiume Pesa (Val di Pesa), dall’altra la valle del fiume Elsa (Val d’Elsa). La campagna che circonda la città offre paesaggi da cartolina: un susseguirsi di dolci colline ricoperte di vigneti ed olivi, con strade sterrate delineate da file di alberi di cipresso.
Montespertoli si trova lungo la “Via Volterrana” che collega alla Via Francigena vicino a Certaldo.
Montespertoli è una delle principali zone di produzione di vino ed olio d’oliva della Toscana ed è quindi un’area prevalentemente agricola. Ogni anno alla fine di Maggio la città ospita la “Mostra del Chianti”, un’intera settimana dedicata al vino. Montespertoli è nota anche per i tartufi e assieme alla vicina Montaione viene chiamata “Città del Tartufo”. In questa zona sono rinomate anche la produzione del vetro e la terracotta.
Montespertoli di giorno si presenta silenziosa, quasi assopita, ma se andrete oltre le apparenze scoprirete dei veri tesori in ogni angolo!
Da vedere:
Il Castello di Bibbione, edificato dai Cadolingi di Montecascioli prima del Mille, appartenne dal XII Secolo ai Buondelmonti, per poi essere acquisito nel Cinquecento dalla famiglia Machiavelli come riserva di caccia, Appartiene tuttora alla famiglia Rangoni Machiavelli, che ne ha curato il restauro nel 1985. All’interno della tenuta si trovano dei casali adibiti ad agriturismo, un centro benessere e una fattoria di circa cento ettari con vigneti e oliveti.
Il Castello di Gabbiano appartenne tra il XII e il XVI Secolo a due importanti famiglie fiorentine, quella dei Bardi prima e quella dei Soderini poi. Quando questi ultimi furono costretti a lasciare Firenze in seguito ai dissidi con i Medici il complesso rimase a lungo abbandonato, per poi risorgere a nuova vita nel Seicento, col ritorno della stessa famiglia. Oggi è possibile soggiornare negli ambienti del castello, o in un podere cinquecentesco poco distante. Il Castello di Gabbiano inoltre si distingue per la produzione vinicola (Chianti classico, Sangiovese, Merlot).
Il Castello di Pergolato, appartenuto come quello di Bibbione alla famiglia Buondelmonti (che possedeva anche i castelli di Montefiridolfi e di Fabbrica, tutti riuniti in un unico complesso a difesa del territorio di San Casciano), fu trasformato nel corso del XVI Secolo in una villa rinascimentale, prima di subire numerosi cambi di proprietà. Oggi può ospitare 15-20 persone e dispone di una piscina e di un ampio parco.
Il Castello di Montefiridolfi, a cui si accede da un caratteristico viale di cipressi, apparteneva ai Buondelmonti già dal 1015. Nel XV Secolo fu utilizzato come deposito di munizioni, e successivamente fu trasformato in una villa con fattoria. All’interno sono presenti due cortili, in ognuno dei quali è situato un pozzo artesiano.
Il Castello Il Palagio, in località Mercatale, appartenne alla famiglia Canigiani fino alla fine del Seicento, quando venne ceduto alla famiglia Baroni Miniati e trasformato in una villa. Oggi si presenta in forma neo-medievale, grazie ai restauri realizzati a partire dal 1910 dall’architetto aretino Giuseppe Castellucci. Oggi il castello è una fattoria specializzata nella produzione di vino e olio extravergine d’oliva, e dispone di spazi per l’organizzazione di matrimoni, ricevimenti e feste a tema.
Una volta terminato l’itinerario tra i castelli, un altro luogo di particolare interesse storico è Casa Machiavelli, meglio nota come l’Albergaccio, in località Sant’Andrea in Percussina. In questa villa, appartenente alla sua famiglia, lo scrittore si rifugiò nel 1512, quando fu esiliato da Firenze dopo il ritorno dei Medici. Qui fu concepita la sua opera forse più significativa, ‘Il Principe’.